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Amaro Selvatico: L'Incontro tra Visione e Alchimia
Amaro Selvatico non è semplicemente un liquore. È il racconto liquido di un’amicizia, di radici profonde nella terra di Sicilia e dell'incontro tra due mondi: quello dell'imprenditoria visionaria e quello dell'arte distillatoria più pura.
Le Origini: Due Percorsi, Un'Unica Passione
Tutto nasce dall'intuizione di due amici e imprenditori siciliani: Sebastiano Mazza e Adriano Mannino.
Sebastiano ha la ristorazione nel sangue. Fin da bambino si destreggia tra i tavoli dei ristoranti di Giardini Naxos, crescendo con il culto dell'ospitalità. La sua sete di conoscenza lo porta lontano, nei migliori hotel di Taormina, fino a Dublino e in Svizzera, dove affina tecnica e visione. Il richiamo della sua terra, però, è troppo forte: nel 2022 torna per aprire la sua Osteria di fronte all'Isola Bella, un tempio della cucina di mare dove la sua idea di gusto trova finalmente casa e successo.
Adriano, invece, è la forza della concretezza. Imprenditore nato, prende in mano la piccola ditta edile del padre trasformandola in un colosso della zona ionica. Ma la passione per il "buono" lo accompagna sempre. Nel 2016, decide di investire nel cuore pulsante di Taormina, aprendo sul Corso Umberto un ristorante che celebra la tradizione siciliana più autentica.
È dall'unione di queste due menti che scocca la scintilla. Sebastiano e Adriano hanno un'idea precisa: creare un amaro che rompa gli schemi. Creano la prima ricetta da soli: il risultato è un liquore fresco, balsamico, "selvatico". Chi lo assaggia ne rimane colpito all'istante. Ma per trasformare quella prima, ottima prova in un capolavoro capace di conquistare il mondo, serviva l'esperienza dei maestri.
L'Incontro con l'Eccellenza: La Distilleria Giovi
La ricerca della perfezione porta i due fondatori a bussare alla porta della Distilleria Giovi, un'istituzione che da quarant'anni trasforma la materia prima in spirito nobile.
Qui entra in gioco una famiglia straordinaria. C'è la sapienza del patriarca Giovanni La Fauci, mastro distillatore che ha iniziato per gioco a 14 anni nel laboratorio del nonno e che oggi non ha segreti per alambicchi e vinacce. C'è la forza organizzatrice di Mariella Torre, colonna portante dell'azienda, e la visione strategica del figlio maggiore, Rocco La Fauci, che unisce la laurea in economia alla creatività del marketing moderno.
La Genesi del Gusto: Giuseppe e Sebastiano
Ma il vero punto di svolta, il momento in cui l'Amaro Selvatico prende la sua forma definitiva, avviene grazie al più giovane della famiglia Giovi: Giuseppe La Fauci.
Giuseppe ha ereditato dal padre non solo il nome, ma il talento cristallino per la distillazione e una curiosità innata per il mondo della mixology. È lui l'alchimista moderno che accoglie la sfida di Sebastiano e Adriano.
Si crea una sinergia unica, in particolare tra Sebastiano e Giuseppe. Da una parte l'esperienza del gusto e degli ingredienti dello chef, dall'altra la tecnica impeccabile del distillatore. Insieme, lavorano fianco a fianco, bilanciando le botaniche, perfezionando le infusioni, innovando nel rispetto della tradizione. Giuseppe riesce a "tradurre" l'intuizione fresca e balsamica di Sebastiano in un prodotto stabile, elegante e straordinariamente equilibrato.
Oggi
Il risultato di questa collaborazione a più mani è l'Amaro Selvatico che bevete oggi. Un prodotto che racchiude l'imprenditorialità di Adriano, il gusto raffinato di Sebastiano, la sapienza storica di Giovanni e l'innovazione tecnica di Giuseppe.
Un sorso di Sicilia, nato dall'amicizia e distillato con passione.



